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Il saluto del Card. Gambetti all’inaugurazione accademica della Scuola delle Arti e dei Mestieri

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  • Il 19 aprile ha avuto luogo l’inaugurazione accademica della Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro, promossa in collaborazione con la Fondazione Fratelli tutti.

    La serata è stata moderata da Antonio Preziosi, direttore di Rai Parlamento, ed introdotta da S. Em. Card. Mauro Gambetti, Presidente della Fabbrica di San Pietro e della Fondazione Fratelli tutti, con i saluti istituzionali del Ministro della Cultura, on. Gennaro Sangiuliano.

    La lectio magistralis è stata affidata a Mario Cucinella, architetto, designer e accademico, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects, che ha parlato agli studenti e agli invitati presenti di “Artigiani digitali dell’architettura e del design. Pensare con le mani”.

    All’inaugurazione sono intervenuti inoltre la dott.ssa Assunta Di Sante, responsabile scientifico della Scuola, e la prof. Nicoletta Marconi (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), docente e consulente scientifico.

    Le conclusioni sono state a cura di p. Francesco Occhetta, Segretario Generale della Fondazione Fratelli tutti e Direttore della Scuola delle Arti e dei Mestieri.

    Saluto del Card. Mauro Gambetti

    Care Eminenze e Eccellenze,
    illustri Ministri e rappresentanti del Parlamento, delle Regioni e del Comune di Roma,
    illustri Ambasciatori,
    illustri Rettrici e Rettori,
    rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni,
    autorità religiose e civili tutte;
    cari professori della Scuola delle Arti e dei Mestieri, cari sanpietrini,
    e infine voi, cari studenti, con le vostre famiglie, amici tutti:

    è una gioia accogliervi qui, sulla soglia di questa casa, che è la Basilica di San Pietro. Una casa aperta a tutti, di cui ogni giorno si prendono cura, insieme ai Canonici, i nostri sanpietrini e tutto il personale della Fabbrica di San Pietro, che vedete qui. La Basilica Vaticana è, da alcuni mesi, anche casa per 20 giovani.

    Una comunità educante
    È bello vedere questi ragazzi e i loro docenti insieme, perché in questi mesi è nata una vera e propria comunità educante.
    Cari studenti, i vostri docenti – i sanpietrini in primis e chi vi accompagna – sono entusiasti di voi. Vi vorrebbero sempre qui con loro. E quello che vi vorremmo dire oggi è che siete davvero preziosi per noi. Questo patrimonio prezioso di relazioni, di incontri, di conoscenza, è il tesoro dell’educazione da custodire e far crescere perché è prima di tutto l’esperienza, il tempo e l’entusiasmo che abbiamo condiviso.

    Scuola Arti e Mestieri come valorizzazione dell’umano
    Per questo – forse è un primo esito del percorso che abbiamo avviato – abbiamo rifondato, da quest’anno, la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro, grazie alla collaborazione della Fondazione Fratelli tutti. Questa Scuola esisteva presso la Reverenda Fabbrica nel Settecento come laboratorio di trasmissione delle competenze che si sono tramandate in questo luogo lungo i secoli.

    Abbiamo attinto alla tradizione cercando di sviluppare anche un modello antropologico: quello dell’intelligere attraverso l’operare e l’operare con l’intelligenza.

    Una pedagogia che sposa l’integralità dell’educazione per una crescita della persona in tutte le sfere dell’umano: corporea, intellettiva, ma anche relazionale e spirituale.

    Per questo abbiamo chiesto all’arch. Cucinella, che saluto e ringrazio sin d’ora, di offrirci la sua lectio magistralis sul “pensare con le mani”.
    Ringrazio di cuore anche il direttore Antonio Preziosi, che modererà questo momento di inaugurazione.

    Crescita relazionale: generazioni e comunità
    Dicevo di un modello di crescita relazionale.
    La prima relazione che anima la Scuola è quella intergenerazionale, della trasmissione dei saperi. Papa Francesco ci ha detto molto dell’importanza dell’alleanza tra generazioni. Nell’enciclica Fratelli tutti si legge che tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Su tutti, quello tra età e saperi differenti. Una comunità, infatti, cresce solo quando le sue diverse anime sono messe in comunicazione.

    L’altra relazione fondamentale è quella dell’amicizia sociale, del costruire comunità. La Scuola ha scelto un modello a tutto tondo, come dicevo, che mira a far crescere le relazioni tra gli studenti come comunità in sé e tra gli studenti e i sanpietrini, i docenti e gli educatori che li accompagnano.

    Crescita spirituale
    Ma la Scuola è anche un luogo di pro-vocazione dell’interiorità, per favorire una crescita della dimensione spirituale della persona grazie all’immersione nella bellezza, che è espressione di valori spirituali, di sentimenti, di storia e di incontri. Anche la proposta di spazi di silenzio e di dialogo e confronto su temi che toccano l’umanità di ciascuno è strumento per favorire questa pro-vocazione dell’interiorità.

    Costruire relazioni fraterne
    Ed è in un contesto di comunione e di fraternità che si sviluppa l’umano, la capacità delle donne e degli uomini di cooperare con frutto e di mettere a frutto sé stessi. Dove non c’è questo, ci si infila – lo vediamo, direi, quotidianamente – dentro vicoli ciechi e si sviluppa solo tecnica o tecnologia o solo il profitto. Ci si perde dentro solchi individuali e individualistici ma non si custodisce l’insieme dell’essere personale e dell’essere sociale. In tal modo non si dà un vero e proprio contributo alla società e personalmente ci si abbrutisce. La persona umana, siamo convinti, invece, che debba fiorire in tutta la sua bellezza e in tutte le sue dimensioni.

    Concludo con un auspicio: che da qui parta un contributo di sviluppo dell’educazione sui molteplici ambiti della crescita. Ciò è possibile solo se insieme, tutti, volgiamo lo sguardo oltre i particolarismi verso un orizzonte di fraternità. È l’esperienza che facciamo tra noi promotori, cooperatori e sostenitori della scuola. Operare insieme componendo il mosaico delle differenze personali, professionali, vocazionali e istituzionali, è l’orizzonte della società intera. Per questo ringrazio particolarmente il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che interverrà per portare il suo saluto. Mi auguro che la nostra attività, improntata all’enciclica del Santo Padre Fratelli tutti, accenda una luce sull’orizzonte umano in cui concepiamo i sistemi educativi e sul rapporto tra crescita spirituale e realizzazione professionale.
    A tutti voi auguro buon ascolto e a voi, ragazzi, ancora l’augurio di fare un buon percorso insieme.