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Lectio Petri – Quo vadis

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  • Siamo giunti all’ultima tappa del ciclo di incontri Lectio Petri, promosso dal “Cortile dei Gentili” e dalla Fondazione Fratelli tutti, per approfondire la vita e il ministero dell’Apostolo Pietro nella teologia, nella storia, nelle arti e nella cultura.

    Dopo i saluti iniziali del Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e fondatore del “Cortile dei Gentili”, ha commentato alcuni dei passi più significativi della Seconda Lettera di Pietro (Dal capitolo 1, versetti 1-2; 16-19, dal capitolo 2, versetti 1-2; 13-14; 17-19, dal capitolo 3, versetti 3-4; 8-10) e degli Atti di Pietro.

    A seguire, il Dott. Pietro Zander, Responsabile Necropoli e Beni Artistici della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, ha proposto un itinerario petrino, “Pietro nella casa di Pietro”, attraverso l’iconografia dedicata al Pescatore di Galilea e le testimonianze petrine presenti nella Basilica. «Parlare di “Pietro nella casa di Pietro” – ha sottolineato il Dott. Pietro Zander – è un riscoprire l’essenza stessa e il fascino della Basilica Vaticana. Il significato più genuino e profondo di questo luogo è infatti nella sua stessa origine, in ciò che ne ha determinato la nascita e la vita nel corso dei secoli. Questa basilica – e, prima di questa, la basilica costantiniana e medievale – è nata per custodire la tomba di Pietro: Pietro abita qui, Pétros eni (Pietro è qui), come sembra evocare un graffito in lettere greche di mille e ottocento anni fa, rinvenuto presso l’umile sepoltura dell’Apostolo sotto l’altare maggiore della basilica. Entrare nella Basilica Vaticana significa dunque incontrare Pietro: il primo papa nella guida della Chiesa. Giungere “ad limina Petri” costituisce l’ambita meta di un pellegrinaggio, ma anche il punto di arrivo di un cammino interiore che questa basilica sembra suggerire in una sequenza di spazi, di simboli e di immagini che stimolano la riflessione. Seguendo Pietro si giunge a Cristo! Così davanti alla Confessione il papa San Leone Magno († 461) pronunciò le seguenti parole: “[…] come permane ciò che Pietro ha creduto in Cristo, così permane ciò che Cristo ha istituito nella persona di Pietro […]. In tutta quanta la Chiesa, Pietro proclama ogni giorno: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (De Natale ipsius, III, SCh 200, pp. 256, 258)».

    Le letture sono state interpretate dalla giornalista e conduttrice televisiva Antonella Ventre.

    La serata è stata arricchita, come nei precedenti incontri, da intermezzi musicali. I brani Aurea Luce di Pietro Raimondi e Tu es Petrus di Lorenzo Perosi, musiche tradizionalmente eseguite nella Basilica di San Pietro in occasione della festività dei Santi Pietro e Paolo, sono stati interpretati dal Coro e dal Sestetto di Ottoni del Vicariato Vaticano, accompagnati all’organo dal Maestro Gianluca Libertucci e diretti dal Maestro Temistocle Capone.