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Al presidente Mattarella il premio Paolo VI. La consegna da Papa Francesco: un’occasione per celebrare valore e dignità del servizio

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  • Papa Francesco ha consegnato questa mattina, nella sala Clementina del Palazzo apostolico, il premio Paolo VI al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per la sua dedizione al bene comune in un impegno politico ispirato ai valori cristiani e, insieme, rigoroso nel servizio delle istituzioni civili”. Il premio è nato per iniziativa dell’Istituto Paolo VI al fine di segnalare personalità eminenti che si sono distinte nei diversi ambiti della cultura e nella promozione di una convivenza umana giusta e, in modi diversi, testimoniano la vitalità dell’eredità spirituale di Papa Montini. “In Sergio Mattarella – si legge in un comunicato diffuso dall’istituto –  è possibile riconoscere l’erede di una grande tradizione di politici cattolici che hanno pensato e contribuito a realizzare l’Unione Europea come spazio di convivenza pacifica e democratica tra i popoli». Nel comitato scientifico anche padre Francesco Occhetta, segretario della Fondazione Fratelli tutti, che questa mattina ha partecipato alla consegna.

    IL PRESIDENTE – Il Presidente, commosso e grato per il riconoscimento attribuitogli, ha chiesto di devolvere la somma del premio alla Comunità Giovanni XXIII che in Emilia Romagna gestisce case di accoglienza colpite dall’alluvione. Papa Paolo VI, ha detto il Presidente Mattarella, “con i suoi insegnamenti ha collocato e trasmesso in una visione armonica chiara e compiuta fede, dignità umana, libertà e pace. È stato il papa del passaggio dalla mia giovinezza all’età matura. Per questa ragione e tante altre – ha concluso – avverto in alta misura l’onore di ricevere il premio a lui intitolato e non possono nascondere la commozione per averlo ricevuto dalle mani del Santo Padre”.

    PAPA FRANCESCO –  Una bella occasione per celebrare il valore e la dignità del servizio, lo stile più alto del vivere, che pone gli altri prima delle proprie aspettative: così il Santo Padre ha definito la consegna del premio al Presidente. “Sono lieto – ha detto Papa Francesco –  di farmi strumento di riconoscenza a nome di quanti, giovani e meno giovani, vedono in Lei un maestro, ma soprattutto un testimone coerente e garbato di servizio e di responsabilità”.  Un binomio che per il Papa non può essere scisso e che passa, per “quella componente essenziale del vivere comune che è l’impegno per la legalità. Essa richiede lotta ed esempio, determinazione e memoria, memoria di quanti hanno sacrificato la vita per la giustizia”. Il Santo Padre ha ricordato Piersanti Mattarella, fratello del Presidente, e le vittime della strage mafiosa di Capaci. “San Paolo VI notava che nelle società democratiche non mancano istituzioni, patti e statuti, ma ‘manca tante volte l’osservanza libera ed onesta della legalità’”, ha detto il Pontefice.

    San Paolo VI – ha fatto notare Papa Francesco – attribuiva molta importanza alla “responsabilità di ciascuno per il mondo di tutti”, e invitava “a lottare senza rassegnarsi di fronte agli squilibri delle ingiustizie planetarie”. Aveva avvertito inoltre l’urgenza di fronteggiare le sfide climatiche, davanti alla minaccia di un ambiente che – scrisse – sarebbe diventato intollerabile all’uomo in conseguenza della distruttiva attività dell’uomo stesso che, spadroneggiando sul creato, si sarebbe trovato a non padroneggiarlo più”.

    Infine, un riferimento alla “impegnativa eredità di edificare comunità solidali”, che si prodigassero “per costruire solidarietà attive e vissute”.