“Fino a che punto è giusto perdonare un fratello se è colpevole?” è la domanda che ci facciamo tutti almeno una volta nella vita. È una domanda frutto della paura di sbagliare la misura, di finire per l’essere buonisti che si lasciano usare e frutto di una logica schematica che pesa, quantifica, pone misure e limiti.