Il problema non è la ricchezza, l’agio o la comodità. Il problema è farci possedere, identificarci con ciò che abbiamo fino a perdere la nostra identità, la nostra umanità. Come il ricco che perde il suo nome mentre Lazzaro lo conserva.
Dio ci chiama ad essere ricchi di identità e di umanità. Ci chiede una ricchezza nello sguardo, nella capacità di vedere, nella sensibilità e nella tenerezza che possiamo provare gli uni verso gli altri.